E c’è chi dice che a insegnare non si impara niente. Oggi ricomincio il corso di batteria nel centro social cultural politico cheoperasulterritorio, disinistramanondogmatico con un teatro tutto nuovo e 8000 euro di scoperto bancario (questo). Quando mi capita un allievo che ha una ventina d’anni meno di me (e inizia a capitare spesso, purtroppo)…
Category: Vita dietro i tamburi
Giochi di mano
Il chitarrista di cui sono felicemente schiavo mi ha citato una perla di saggezza. “La bravura è quando tu pensi una cosa e la tua mano semplicemente la fa” La frase è attribuita a Frank Gambale durante un’intervista a Umbria jazz o giù di li. Non giurerei sull’attendibilità dell’attribuzione, perché i chitarristi non sono fonti…
Baciami la clave (diario dalla sala prove 2)
Mi ero lasciato tra tamburelli e batterie di cartone a cercare un loop per il brano bosseggiante del mio Autore. Brano che mi piace molto e che mia suocera non ha gradito, il che depone benissimo perché io credo che lei trovi commerciale anche Debussy e il suo “molto giovanile questa musica” mi fa ben…
E allora baciami (diario dalla sala prove)
Torno da una trasferta salentina carico di tamburelli, un tendine incazzato per gli errori di tecnica sui suddetti e la nostalgia degli spumoni e del pane&pomodoro annegato nell’olio. Su tutto, un po’ di ruggine da vacanza per i tamburi che, in serata, martedì scorso, affrontano la prima prova di un nuovo progetto che mi interessa…
Arsenico e vecchie chitarre
Il mio amico Matteo è ancora convinto che la sera dell’8 febbraio 1998, al Jungle Sound di Milano, sia andato fuori io. Di groove, intendo E non, come sono certo, che sia stato lui a starnazzare fuori quota una pentatonica rattrappita. Che poi l’8/2/1998 fossimo veramente al Jungle Sound a suonare è tutto da verificare,…
Kung fu playing
Ci sono studi che mi ricordano tanto il “dai la cera, togli la cera” di karatekiddiana memoria. Sono esercizi la cui essenza è nella ripetizione, una ripetizione ossessiva di pattern e frasi; che non hanno senso se non vengono metabolizzati, che richiedono settimane a volte mesi per entrare in circolo, ma, poi, come d’improvviso, producono…
Minidisc assassino
Transito dalla sala prove con la brillante idea: “oggi mi registro tutto”. Ne viene fuori che le idee brillanti non dovrebbero affacciarsi in un qualsiasi giovedì di febbraio: per superare certi sciòc serve almeno ‘naiurnata ‘e sole. Mi siedo un po’ tronfio dietro La Cosa, convinto che poi, in macchina, mi amerò moltissimo. In fondo…
A volte rintronano
Dopo sei mesi riappare un allievo che avevo dato per disperso; convenevoli di rito, baci e abbracci. Sorvola elegantemente sulla mia reprimenda in agguato: “che hai combinato (sottinteso: in senso musicale)?”, rifugiandosi in un vago “mi sono trasferito”. Gli dico che mi ricorda C’era una volta in America: “che hai fatto in tutti questi anni…